Mercoledì, 1 luglio 2015, è stata incendiata una macchina della polizia, ai margini del parco vicino alla stazione della metrò Srašnická. Come parte della sua lotta la SRB ha attaccato la macchina, inviando un saluto infuocato ad Aleš Kočí, l’anarchico convinto nella lotta di classe, caduto nelle mani della polizia. Fu arrestato il 28 aprile 2015 durante l’operazione di polizia “Fenice”, e successivamente accusato per il possesso illegale di armi da fuoco. E’ diventato ostaggio dello Stato e adesso si trova in custodia cautelare.
Le istituzioni statali possiedono un enorme arsenale di armi e creano il monopolio sul loro utilizzo. Le usano costantemente per mantenere in moto la costruzione della rete capitalista di relazioni fatte di sfruttamento e oppressione. Gli anarchici non accettano il monopolio di Stato sulle armi. La loro pratica si scontra con i valori che difendono la violenza statale e la riproducono. La violenza di Stato contro gli anarchici costruisce la violenza insurrezionale.
Aleš Kočí è un anarchico che si è armato e così ha infranto il monopolio statale sulle armi. La SRB sostiene una tale posizione. Mentre Aleš si trova nelle mani del nemico, le sue potenzialità di lotta sono molto limitate. Ma noi non intendiamo conciliarci con questa condizione. Parole di disprezzo, fuoco, armi da fuoco ed esplosivi. Tutto questo fa parte della nostra lotta. Una lotta rivoluzionaria contro le violenze perpetrate dallo Stato per preservare la miseria capitalista. Per adesso abbiamo dato fuoco ad una macchina. Ma non finisce qui.
Saluto dalla Cellula Incendiaria - Rete di Cellule Rivoluzionarie (SRB)